| Soggetto e sceneggiatura di Filippo Gentili e Dino Gentili
Reginella è furiosa: i Carabinieri hanno apposto i sigilli alla sua cucina, il luogo in cui è stata trovata la cocaina a causa della quale Umberto si trova ingiustamente in galera, dato che è chiaro per tutti che deve trattarsi di una trappola. Edoardo è deciso a portare Nicola a Roma con sé, perché non viva a contatto con i Galiano, che lui considera ormai una famiglia di criminali. Carolina vorrebbe che si incaricasse della difesa di Umberto, ma Massimo, orgogliosamente, rifiuta. Dopo la partenza di Nicola, Massimo, preoccupato per le sorti di Reginella e Vittoria che sono rimaste sole a Villa Isabella, si trasferisce da loro, contro il parere di Carolina: la trappola ordita da suo padre si sta ritorcendo contro di lei.
Vittoria riesce a parlare con Umberto, desideroso di spiegarle che nella lettera le chiedeva perdono per averla tradita, non per la droga, dato che lui è innocente. Di ritorno da Napoli, in barca, Vittoria cade in acqua e Massimo si tuffa per salvarla, lasciando che l'imbarcazione vuota si allontani. I due sono in acqua, al largo della costa, nell'attesa che giungano i soccorsi. Stretta nell'abbraccio di Massimo e iniziando a temere per la propria vita, Vittoria gli dichiara tutto il suo amore. Fortunatamente per loro, Carmelo ha visto la barca vuota alla deriva e si è messo sulle loro tracce. Insieme a Totonno, li traggono in salvo. Tra Vittoria e Massimo c'è una passione sopita, un desiderio al quale non possono lasciarsi andare.
L'avvocato Maggioni propone a Umberto il patteggiamento, il modo più veloce per uscire di prigione, anche se lui dovrà ammettere una colpa che non ha commesso. Umberto accetta con la speranza di tornare presto a Villa Isabella. Ma quando capisce che l'avvocato lo crede realmente colpevole e lo paragona a Domenico Scapece, che di patteggiamenti ne ha fatti tanti, Umberto ha uno scatto di orgoglio e si rifiuta di accettare. In fondo Massimo è contento che il fratello non patteggi più e lo dice a Carolina, che invece è furiosa e lo accusa di desiderare che Umberto resti in carcere in modo da avere campo libero con Vittoria, rivelandogli di averli sorpresi insieme, la sera del loro primo bacio. Massimo, disgustato da tanta meschinità, la lascia in tronco. Umberto è rimasto senza avvocato, allora Massimo, vincendo il suo orgoglio, si reca a Roma da Edoardo, perché vuole convincerlo a difendere suo fratello, ma il suocero gli chiede in cambio la patria potestà su Nicola, un ricatto al quale Massimo non può sottostare. E' lo stesso Nicola a chiedere a Edoardo di aiutare suo padre e di difendere Umberto. Commosso dalla richiesta, Edoardo accetta.
Edoardo riesce a far togliere i sigilli alla cucina di Reginella, conquistandone definitivamente la fiducia e provocando la gelosia di Totonno. Totonno però, fa sul serio: le chiede di sposarlo. Intanto Vittoria non riesce a darsi pace per il sentimento che prova per Massimo.
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