| Puntata bella ricca non c’e’ che dire, forse la migliore finora che ho visto. Prima di tutto ho visto i bei panorami di Capri e le musiche che mi hanno ricordato molto la prima serie. Molte scene da ricordare, per diversi motivi. Reginella e Vittoria: lo sfogo di Reginella e l’abbraccio finale della nipote che, al di la’ di ogni differenza di opinioni su tutto, ancora una volta evidenzia il legame fortissimo tra loro due. Ancora Reginella si fa’ notare, questa volta sul lato comico, nella “sfida” con Rosa e come affronta Totonno. Umberto e Daiana: strana sta coppia, forte comunque la scena dell’ascensore, con quelle riprese piu’ da film americano (9 ½ settimane?) che da fiction all’italiana, per dare piu’ intensita’ e sensualita’ al corpo-a-corpo (visti i ridotti spazi a disposizione dove muoversi) tra i due. Non mi convincono pero’, non vedo nient’altro a parte il lato fisico tra loro, non afferro ancora perche’ Umberto gli va’dietro. Certo, potrebbe anche essere vero quello che dice Greta del padre, che non acchiappa piu’ tranne Daiana che ha sempre avuto un debole per lui. Gennarino: ancora una scena comicissima quando sta sul “letto di morte” all’arrivo dei carabinieri. Mi ha fatto venire in mente quel vecchio film dove Eduardo De Filippo o Toto’ (non ricordo bene chi dei due) si fingeva morto nel basso napoletano all’arrivo dei controlli per il mercato nero dei generi alimentari in tempi di guerra, con la roba nascosta sotto il letto. Umberto e Greta: molto bello il loro rapporto, commovente addirittura il momento quando Umberto dice a tutti che ha una figlia e che e’ Greta, sempre ultra-simpatica questa ragazza. Massimo: dopo quello che gli ha detto Reginella, una persona come lui, non poteva far altro che dargli un bel cazzotto a Cosimo. E dimostra la sua onesta’ chiamando Said per dar conto di quello che ha fatto, in fondo stava per ammazzare qualcuno anche se con tutte le motivazioni di questo mondo. Vittoria: che dire, come dice Reginella sta scherzando con il fuoco ma ormai si e’ capito che in questa serie gli sceneggiatori la vogliono far passare per una donna psicolabile che non riesce piu’ a vedere le cose piu’ evidenti nelle persone che la circondano,tipo Cosimo, per non fare nomi. Il suo amore per Massimo e’ forte ma la sua voglia di sapere circa il suo passato sembra lo sia ancora di piu’. Il personaggio di Cosimo (sempre molto bravo Luca Ward) oramai si sta delineando sempre meglio. Come ha detto Massimo, e’ diabolico e vuole arrivare a Vittoria. Ogni mossa che fa’ ha un suo preciso scopo, come quella di non denunciare Massimo per poter avere una arma di convinzione in piu’ da usare per tirare Vittoria dalla sua parte. Per ultimo una nota agli sceneggiatori sulla scena finale in cui Cosimo dice a Vittoria che l’assassino dei suoi genitori e’ Massimo. Come e’ stato gia’ ripetuto in questo forum, generalmente si intende per fiction un genere che conserva una certa aderenza con la realta’, che descriva cioe’situazioni plausibili, che possano avere un riscontro anche nella vita reale. Quello che voglio dire e’ questo: ma quando mai la camorra affiderebbe l’omicidio del figlio (Enzo) di un potente boss ad un ragazzo di 17 anni (questi sono gli anni che aveva Massimo all’epoca dell’assassinio dei genitori di Vittoria) che tra l’altro non fa’ neanche parte di nessuna famiglia di camorra? E come avrebbe fatto Massimo a vivere tutta la sua vita sotto lo stesso tetto con Reginella che l’ha cresciuto, avendogli lui ammazzato la figlia? Insomma questa cosa gli sceneggiatori l’hanno veramente buttata li’ per aggiungere altra carne sul fuoco, ma secondo me non sta ne’ in cielo ne’ in terra. Alla prossima.
|