capri fiction

Capri 3...una storia possibile

« Older   Newer »
  Share  
elleblu
view post Posted on 16/4/2009, 22:10





Mi è mancata molto questa fiction ,anche se la seconda serie mi ha un pò delusa ..ho ingannato il tempo immaginandone un seguito.Adesso che so che i protagonisti "storici" mancheranno,forse questo sarà un modo per farceli ricordare...Buona lettura e grazie !



CAPRI 3 – Una storia… possibile

Quello stesso giorno

Il tuffo lo aveva stordito ma l'istinto di sopravvivenza è più forte e lo aiuta a non lasciarsi andare, a mantenere il controllo. Si impone di restare sott'acqua e benedice in cuor suo la prudenza che gli ha fatto scegliere quel particolare posto per il suo ultimo incontro con Massimo.
Cosimo non aveva certo dimenticato le sue origini capresi e l'amicizia con Enzo,le lunghe scorribande da ragazzi lungo la costa,le nuotate senza meta. Durante uno di quei giorni ,assieme all' amico, aveva scoperto una grotta nascosta a pelo d'acqua,ora del tutto coperta dai folti cespugli cresciuti sulla scogliera .Quella particolare grotta,chiaramente usata come nascondiglio per merci di contrabbando,aveva una straordinaria peculiarità :era collegata con una galleria,tortuosa ma ancora percorribile,proprio alla torre adiacente alla villa che lui aveva affittato . E non a caso.
Quando ormai i polmoni gli stanno per scoppiare e teme di non farcela,vede l'imboccatura della grotta e vi entra con un ultimo disperato sforzo. Il primo respiro è convulso, affannoso,luci bianche gli danzano davanti agli occhi ma sa di essere al sicuro. Si aggrappa ad uno scoglio e con enorme fatica si tira fuor dall'acqua per accasciarsi subito senza forze. Il suo ultimo pensiero cosciente è il ricordo del corpo di Vittoria che si accascia tra le braccia di Massimo.
Non sa quanto tempo è rimasto senza coscienza ma,fuori,gli ultimi raggi del sole al tramonto riverberano di rosso e arancio le onde che si infrangono piano dentro l'oscurità umida del suo rifugio. Deve fare presto:Deve tornare assolutamente alla villa ed organizzare la sua sparizione .
A regolare i conti con i Galiano ci avrebbe pensato più avanti.

Qualche giorno dopo,mentre una anziana donna passeggia lentamente con il suo cane sul bordo della scogliera vicino al faro,un refolo capriccioso di vento solleva dal basso pezzi di carta come coriandoli ballerini. Il cane li rincorre abbaiando festoso per la novità,ma la donna li raccoglie con insofferenza
"Vandali,neanche qui lasciano pulito!"
Li avrebbe buttati via una volta tornata a casa.

1

Qualche tempo dopo

Tutto era ritornato come prima a Villa Isabella. Ma proprio tutto?
La notte copre i sospiri di Massimo e Vittoria,le parole soffocate di Umberto e Daiana e i rumori della casa,ma qualcosa è cambiato. Un sottile velo di incertezza vela lo sguardo attento di Massimo,le sue mani hanno perso la sicurezza del possesso quando toccano Vittoria ,nel suo animo prendono corpo dubbi e timori.
Davvero Cosimo aveva stravolto le loro vite,giocando con sentimenti ed affetti.
"Un grande burattinaio" pensa tra sé e sé,senza riuscire a dormire, " come ha saputo manipolarci….toccare le corde più vulnerabili dei nostri cuori,incidere nelle nostre vite,dare corpo ai nostri timori più segreti…Riusciremo mai a dimenticare ?"
Soprattutto gli bruciano i sospetti che Vittoria aveva nutrito su di lui. I silenzi.,gli sguardi insicuri e tormentati della sua donna gli ritornano in mente sempre più di frequente,instillandogli un senso di malessere che non riesce a spiegare. Si,è vero,aveva rischiato di morire per salvarlo,ma prima ? Tutto quel dolore avrebbe potuto essere evitato se avesse avuto più fiducia in lui… Ma la luce dorata dell'alba e il profumo del mare che entra dalla finestra alle prime ore del mattino allontanano le ombre e predispongono l'animo ad affrontare serenamente la giornata.
L'oscurità è passata ancora una volta.


Qualche ora dopo Vittoria,assorta,è appoggiata alla balaustra che dalla villa lascia scorgere il mare. I suoi occhi vagano inquieti sull'orizzonte,persi in un mondo interiore che le impedisce di apprezzare l'incanto di quel panorama meraviglioso.
"Beh,che fai ? sogni ad occhi aperti ?"
La voce dolcemente beffarda di Umberto le arriva alle spalle facendola sobbalzare. Si gira appena "Ma,si…ecco…"ma la sua voce suona incerta.
"Che c'è.?" Il tono di Umberto cambia subito e si fa indagatore
"Niente"
"Ma va,niente non è una risposta,dai…problemi?"
Intorno l'aria è immobile ,le cicale friniscono lontano ad annunciare le ore più calde del giorno .La domanda resta sospesa tra i due. Vittoria guarda l'uomo negli occhi e gli risponde piano
" Forse…non so"Ma lui la incalza con impazienza
" e dai ...allora?"
E' tentata di confidarsi,di renderlo partecipe dei suoi dubbi,della sua confusione,ma decide di prendere il discorso alla lontana.
" Come ti sembra Massimo in questi giorni?"
La domanda,apparentemente casuale,resta sospesa tra i due. Lo sguardo di Umberto si fa attento..
"Cioè ?"
" Si,ecco,non ti pare un po’ …serio,preoccupato?Ci sono problemi con le barche,con il cantiere..?"
"Serio lo è sempre stato" le risponde Umberto,ma non è una risposta,solo un prendere tempo,per soppesare ciò che deve ,o può,dire. Poi si decide.
"Vittò,non è passato neanche un mese da….che vuoi,Massimo è uno che interiorizza,che,come dite voi psicologi,elabora….starà facendosela passare…dai,non ci pensare troppo!. Fagli un bel sorriso,sii serena e vedrai che tutto si aggiusterà"
Belle parole,rassicuranti che,però,lasciano spazio a tante altre cose non dette. Umberto sa benissimo,o crede di sapere,quale è il problema di Massimo e non è affatto tranquillo come vuole sembrare. Lui conosce bene suo fratello,eccome se lo conosce. Però il suo tono leggero,il sorriso rassicurante ed un braccio appoggiato sulle spalle servono allo scopo. Vittoria sorride e si lascia accompagnare fino alla cucina di Reginella,dove trovano la donna indaffaratissima e,guarda caso,arrabbiatissima.
"Che c'è nonna ? cosa è successo ?"
"Non ci posso credere,guarda che razza di ciofeca mi ha fatto avere Totonno,cosa crede che io possa cucinare una schifezza simile!" La ciofeca in questione,un grosso scorfano,non sembrava affatto male,a dir la verità ma era colpevole,agli occhi di Reginella ,di essere decisamente sottopeso.
"Che me ne faccio io ? Mica devo cucinare per due,ho un ristorante da mandare avanti e con questo
manco ci viene un sugo per una pasta. Dove ha la testa?Vedrai che l'ha fatto apposta…mi vuole provocare,mi vuole !"
Rimbrotti sempre uguali,le schermaglie tra i due erano ormai un classico e,quasi quasi,se non ci fossero stati,tutti si sarebbero preoccupati. Ma Vittoria,inquieta nonostante le rassicurazioni di Umberto,non ha voglia di stare al gioco e chiede bruscamente. "Dov'è Massimo ? Stamane non l'ho ancora visto."
La raggiunge una occhiata di traverso ma la risposta è tranquilla.
"Ah,bella mia,lo sai che è mattiniero e di questi tempi,poi,ancora di più. Credo sia andato a farsi un bagno e poi giù in ufficio".
Il trillo del telefono le interrompe e Vittoria si affetta a rispondere.
"Adriana,che sorpresa,come stai?" La voce dell'amica risuona da lontano ma con chiarezza.
"Scusa se vi disturbo,ma ho bisogno di un grosso favore"
"Certo,dimmi"
" Dovrebbe arrivare tra tre giorni una mia cara amica con la figlia di nove anni. Starà alla nostra villa e deve mettersi in contatto con voi per un progetto che mi sta molto a cuore. Poi ve ne parlerà. Come sai, io non potrò venire lì perché sono impegnata con una serie di conferenze presso i musei che espongono l'affresco di "Amore e Psiche" trovato da Helmut,ma chiederei a Reginella di mandare qualcuno ad aprire casa e a prendere al porto Eleonora e Simona".
"Certo,non ti preoccupare,sarà un piacere incontrare la tua amica .Tra poco Nicola tornerà da Roma ed i bambini saranno felici di avere una nuova compagna di giochi.. Quando ti rivedremo?"
"Ancora non so,ma cercherò di fare una scappata prima della fine dell'anno. Per ora porta a tutti i miei saluti e grazie ancora!"
"Ciao Adriana,stammi bene,un abbraccio!"
Mettendo giù la cornetta Vittoria non può fare a meno di ricordare l'ultima volta che aveva visto Adriana,i giorni terribili passati nella sua casa prima di decidersi a lasciare l'isola…e la gioia immensa della dichiarazione di Massimo:Più di tre anni ormai …e il tempo era volato!Adesso Cosimo,però,aveva provocato una incrinatura nella loro vita e l'angoscia di quei giorni non lontani era difficile da dimenticare.

 
Top
k65
view post Posted on 29/4/2009, 10:48




Bellissimo inizio! Prova a continuare almeno per un po', così possiamo rivivere un po' di Capri, visto che nella realtà è irrealizzabile.
 
Top
elleblu
view post Posted on 29/4/2009, 11:55




Grazie dell'apprezzamento !! Non ti preoccupare..questa storia è già tutta scritta...per cui,forse,sarete voi a stancarvi di leggerla..Eccovi un altro pezzo..


Acque agitate 2


Quella ragazza tiene dentro qualcosa,pensa Reginella guardando sua nipote seduta al tavolo di cucina assorta davanti ad una tazza di caffè.
"Che c'è ?"
"Niente nonna"
"Ma che niente,che c'è?" insiste sedendosi. Lei sa benissimo che Vittoria ha qualcosa che la preoccupa. Conosce troppo bene il suo viso espressivo,i suoi silenzi che vogliono solo uscire all'aperto.
"E' che Umberto e Daiana…"
"?"
Lo sguardo di Reginella è solo apparentemente tranquillo ma è subito all'erta.
"Si,ecco,è che mi sembra che Daiana sia troppo giovane..sì,lo so,è cresciuta ,in tre anni è diventata una donna,si è sposata e divisa,ha lavorato,ma a me sembra ancora la bambina che ho incontrato al mio arrivo qui. Ecco,non ce la vedo con Umberto."
"E che c'azzecchi tu con le scelte di Umberto? Lui può fare ciò che vuole e se lui è felice…"
Il tono è pacato e deciso. Guai a te se ci ripensi,vorrebbe dire,ma se ne guarda bene. Comunque il messaggio è fin troppo chiaro e Vittoria incassa l'implicito rimprovero con buona grazia e una smorfia .Ci sarebbero stati altri momenti per riparlarne ..
Qualche ora dopo,Umberto guarda il fratello chino sulle carte che tiene sparpagliate sulla scrivania e capisce che ha la mente altrove
"Tutti con la testa tra le nuvole di questi tempi" pensa,ma tra sè è preoccupato. C'è qualcosa che non gli torna. Ma si mostra disinvolto e chiede:
" Allora,come va il cantiere oggi ? Non ho ancora visto Valeria e mi chiedo se ha novità per la collocazione finale dei reperti "
Massimo alza gli occhi, sorpreso dalla sua voce e lo guarda perplesso
"Ehi,non ti ho sentito entrare..che hai detto?"
Umberto ripete pazientemente la domanda ma Massimo non risponde,guarda il fratello e chiede
"Hai visto Vittoria stamane?"
"Arieccoci!" pensa quello,ma risponde sereno
"Si,si è alzata dopo di te,come puoi immaginare, e mi ha chiesto dove eri.,poi abbiamo ricevuto una telefonata di Adriana che ci annunciava l'arrivo di una sua amica con la figlia..e ,a proposito,ti ricordo che domani arriva Nicola da Roma…ci vai tu o vado io ?"
La domanda è solo apparentemente casuale,ma,in realtà Umberto sa che Massimo ha promesso a suo figlio che sarebbe stato ad aspettarlo con Vittoria e che questo aveva per il bambino il valore di una rassicurazione sulla solidità del loro legame. Era ancora così ?
"Certo,andiamo noi" è la risposta ,ma gli occhi azzurri che lo guardano sono imperscrutabili come il mare d'inverno.


Una sorpresa 3


Gennarino è fermo sul molo mentre i passeggeri scendono dal traghetto,cercando di capire quali siano le persone che deve accompagnare. Come fanno tutti quelli che aspettano i turisti, tiene tra le mani un grande cartello con la scritta " Villa Isabella",ma nessuno lo degna di uno sguardo. Ormai quasi tutti sono scesi ma ecco,in cima alla passerella,una bambina corre giù a rotta di collo.
"Susanna vai piano,aspetta!" ma sono parole sprecate
"Fermati qua,bella!" e l'uomo acchiappa al volo la piccola furia " aspetta la mamma!"
"Grazie,grazie,meno male che l'ha fermata…è così vivace.." una voce affannata lo fa girare e,facendo questo,resta senza parole. Quella voce appartiene ad un viso affascinante anche se,in quel momento,carico di ansia. Occhi verdissimi,capelli lunghi scuri con riflessi rossi,figura perfetta. Possibile sia la madre ? e possibile siano loro le persone per cui aspetta?
La donna vede il cartello a terra.."Villa Isabella ! allora è lei che ci deve accompagnare ..grazie mille due volte ,siamo molto stanche ".Così dicendo la bella donna prende per mano la bambina e con l'altra indica le valigie che l'uomo carica velocemente sull'Ape. Gennarino è preoccupato,pensa ad Umberto. E se si mette a fare il cascamorto con questa qui ? guai a lui se solo osa far soffrire sua figlia!
Dall'altra parte del porto Vittoria stringe Nicola con un forte abbraccio. Quanta paura per lui aveva avuto,quante ore di angoscia aveva passato,sapendolo in pericolo a causa sua .Massimo li guarda e sorride ma non immagina il prezzo che lei ha pagato per quel momento.
"Grazie,papà,andiamo a casa adesso" e la evidente felicità di suo figlio è un dono immenso.
Ma l'imprevedibile ruota del caso si è rimessa in moto.
"Eleonora ! come sei bella,vieni avanti..e lei è Susanna…….bella …Madonna,mi sembra ieri che venivi qui a trovarci con tua zia. Anna era la più cara amica di Donna Isabella,le siete mancate molto,dopo la vostra partenza."
Così dicendo Reginella le abbraccia affettuosamente .E' veramente felice di rivedere la giovane donna;le sembra che una parte del suo passato sia tornata,assieme ai ricordi dei tanti anni trascorsi alla villa. In quel mentre,Umberto entra in cucina assieme a Vittoria e Daiana e,dopo aver lanciato uno sguardo perplesso ed ammirato ad Eleonora,esclama:
"E chi sono queste due bellezze?",mentre pensa :"Madre bruna e figlia bionda ?mah!"
"Ragazzi,vi presento Eleonora Viani e sua figlia Susanna. Sono le amiche di Adriana che aspettavamo"
"Ben arrivate,Capri ha due gioielli in più,adesso. Allora ,come sta la nostra Adriana?"
"Bene" risponde la donna" ed è proprio a causa sua che siamo qui…ma vorrei parlarvi tutti assieme perché ho delle notizie che vi riguardano"
"Bene,dai,andiamo a sederci fuori,vi porto una granita di limone e una fetta di torta….te la ricordi la mia caprese ,vero?"dice Reginella,girandosi verso il frigo.
Mentre le donne escono chiaccherando,Umberto resta indietro e strizza l'occhio a Reginella
"Dov'ero quando veniva con la zia?"
"Non far lo scemo,eh!" è la risposta
"Agli ordini" le dice scherzoso,facendo un saluto militare. Ma,in realtà,è veramente interessato e curioso di saperne di più.
"Davvero Eleonora, non ricordo di avere mai sentito Reginella o Adriana parlare di te…"
dice Vittoria sorridendo
"Immagino,in realtà siamo una presenza lontana,non mi meraviglio" risponde la giovane donna,sedendosi su una poltrona, mentre la bambina si allontana verso una siepe piena di farfalle.
"Quando sono partita con la mia famiglia questa casa era in lutto per la morte di Angela e poi il tempo e le circostanze hanno fatto il resto…"
"Cioè?" aggiunge Umberto,sedendosi accanto a Vittoria e Daiana
"Mia sorella e suo marito sono morti in un incidente stradale in Svizzera ed io ho avuto la tutela della loro unica figlia.."Questo gela Umberto e crea un silenzio imbarazzato tra tutti,mentre arriva Reginella con un vassoio di coppe di granita e fette di torta.
"Allora,che ci racconti?" le chiede
"Sono qui per realizzare un progetto a cui Adriana tiene in modo particolare. Come sapete,alla morte di Helmut lei ha ereditato molti dei suoi beni,tra cui la villa in cui ora abito e che voi ben conoscete"
Mentre pronuncia queste parole sopraggiunge Massimo,che era stato fino ad allora nell'ufficio al porto. Eleonora si interrompe e lo guarda assorta. Il silenzio diventa insolito e palpabile ma Vittoria lo interrompe inconsapevolmente alzandosi e correndo verso l'uomo
"Caro!mi sei mancato…vieni ci sono novità…"
Lui si lascia abbracciare ma gli occhi non lasciano il viso della nuova arrivata. Massimo,per la prima volta dopo tanto tempo, si scopre a guardare un'altra donna con interesse .Una bambina bellissima ed una donna incantevole .La risata sottovoce,l'abbraccio affettuoso e orgoglioso,il bacio leggero alla bimba che le allungava un mazzetto di fiori sono un capolavoro di grazia inconsapevole. Mentre si avvicinano al gruppo e Vittoria si siede, Umberto si ritrova il fratello vicino.
"Mi ricorda Giulia…" lo sente mormorare piano .Esterrefatto,gli lancia uno sguardo meravigliato rendendosi conto che nessuno ha sentito nulla …per fortuna..
." Massimo,facci un piacere,va in cucina e portaci quello che resta di questa favolosa torta e poi vieni a sentire cosa ha da dirci Eleonora"gli dice ad alta voce
L'uomo si gira e si allontana in fretta.



 
Top
k65
view post Posted on 4/5/2009, 17:32




Continua........
 
Top
elleblu
view post Posted on 4/5/2009, 19:41




Ecco qua qualche altro capitolo....

Perplessità 4


Massimo è confuso. Come può aver trovato così attraente una donna che non sia Vittoria?E perché non si sente in colpa ?
" E' per quello che ci è successo..siamo tutti ancora nervosi,instabili,non ci siamo ancora recuperati"
Questa spiegazione pacata,razionale,lo tranquillizza. E' stato solo un attimo di sbandamento,un flash dal passato:Come ha potuto ricordare Giulia in quel volto,in quello sguardo?Che sciocchezza.
Con una smorfia sul viso si passa la mano tra i capelli nel gesto inconsapevole che gli viene spontaneo quando si sente turbato,afferra il piatto con le ultime fette di torta che trova sul tavolo e torna dagli altri, sedendosi sulla poltrona di vimini che Vittoria aveva portato vicino a lei. Eleonora lo guarda e riprende a parlare.
"Adriana ha con Capri un legame complesso:qui è stata molto felice ed ha vissuto la gioia di un amore ritrovato ma l'isola e la casa in cui è stata con Helmut ora le danno un grande senso di solitudine e di vuoto. Ha deciso così di creare una fondazione in suo ricordo e la prima cosa che farà sarà donare al Comune la sua casa per utilizzarla come sede di un museo archeologico che avrà come nucleo fondamentale i vostri reperti. Ho avuto da lei una procura generale e,come suo legale ed amica, farò in modo che questo suo progetto venga realizzato. Voi siete state le persone a lei più care, i protagonisti di quella eccezionale scoperta e a Capri tutti vi conoscono,dunque siete le persone giuste,le uniche,direi,che mi possono aiutare a realizzare il suo sogno."
Dopo un attimo di silenzio tutti iniziano a parlare contemporaneamente,.
"Ma è una idea stupenda!" esclama Vittoria
"Chissà come saranno contenti Valeria e Cesare !.Così le anfore rimarranno qui!" aggiunge Daiana,mentre Reginella,commossa dal ricordo del vecchio amico,si alza per abbracciare Eleonora. Solo Massimo ed Umberto restano in silenzio. Per loro l'argomento "anfore" suscita sentimenti contrastanti e non sempre gioiosi…soprattutto in Massimo che, piuttosto, desidererebbe poter dimenticare del tutto quel capitolo della sua vita. La sua parte razionale,del resto,sa che ciò non può accadere e,così,rassegnato,si ritrova ad assentire e sorridere.
"Nora,posso chiamarti così,vero?" interrompe Umberto"Che cosa precisamente vorresti che facessimo per te?"
"Accompagnatemi domani all'appuntamento con il sindaco"
"Io ho un impegno improrogabile,vai tu Umberto,poi mi direte…" dice Massimo ,mentre si congeda quasi bruscamente.
"Non farci caso,oggi è particolarmente di buon umore.." le precisa l'altro.


Problemi e progetti 5


"Veramente è un'offerta generosissima e Capri non può che beneficiarne ma…" La voce del sindaco è entusiasta ma esitante. Eleonora,seduta nel piccolo salottino assieme ad Umberto,Vittoria e Valeria, gli lancia un'occhiata perplessa. Non capisce quali difficoltà ci possano essere. La donazione di Adriana è legalmente corretta ,non sono richiesti finanziamenti perché le spese sarebbero a carico della fondazione creata da Adriana e ci sarebbe una nuova e permanente attrazione per i turisti. Per cui dove è il problema?
"Ma? " chiede Valeria,anche lei perplessa
"Ecco,forse voi non avete riflettuto ,o addirittura non sapete, che l'edificio in questione è pesantemente vincolato dalla Sovrintendenza alle Belle Arti di Napoli. Non è così semplice ottenere i permessi di ristrutturazione necessari per trasformarlo in un museo ed aprirlo al pubblico .Bisogna pensare ai percorsi per i disabili,ai sistemi di sicurezza,al rifacimento dei servizi sanitari..a mille trasformazioni. Ci vogliono i pareri degli esperti,bisogna presentare dei progetti,trovare ,una volta ottenuta l'approvazione ai lavori,il personale qualificato e un direttore dei lavori competente…i tempi si prospettano molto lunghi…"
Le parole del sindaco vengono ascoltate con un silenzio di riflessione. Le difficoltà ci sono ed anche i costi,tutto considerato, si prospettano più ingenti del previsto.
"Certo,se si trovassero degli appoggi….magari anche qualche finanziatore…qualcuno che a Napoli ci mettesse una buona parola…"aggiunge Umberto
"Probabilmente le cose si semplificherebbero…no?"termina Vittoria
Il sindaco sorride
"Vedete voi…intanto noi possiamo dare risalto alla donazione,fare pubblicità alla cosa e promuovere la vostra iniziativa.."conclude, salutandoli.
E' un gruppetto pensieroso quello seduto in piazzetta ma Eleonora,sorridendo,spezza il silenzio
"Bene,non mi aspettavo nulla di diverso. Adesso dobbiamo coordinare le nostre mosse "
Tre paia di occhi perplessi la fissano da sopra i bicchieri
"Cosicché tu sei contenta di come è andata?" chiede Vittoria
"Certo,l'importante è che sia stata accettata la donazione e la destinazione d'uso. Al resto penseremo noi e so già come fare. Fatemi fare qualche telefonata,raccogliere le idee e domani ne riparleremo. Piuttosto,è piacevole stare qui ma adesso devo tornare a villa Isabella a prendere Susi,non voglio dare a Reginella un impegno in più"
"Bene,veniamo anche noi" dicono Umberto e Daiana
"Io torno al magazzino,devo continuare la catalogazione"aggiunge Valeria ,alzandosi
"Io vado all'ufficio al porto,voglio fare una sorpresa a Massimo,ciao"
"Ciao, Vittoria"



6
Un ritorno inaspettato

Massimo sta scrivendo e sembra profondamente assorto nel suo lavoro. Vittoria,entrata silenziosamente dalla porta sul retro,si concede il lusso di guardarlo senza farsi scoprire. Dio come gli piace quest'uomo,il suo uomo,quello che il suo cuore ha scelto oltre la ragione,oltre ogni dubbio. Valeva certo la pena soffrire tanto,per un amore così grande. Ora non capisce come ha fatto a dubitare di lui,a credere alle accuse infamanti di Cosimo,a non accorgersi che la stava manipolando con raffinata crudeltà. Quello era un amore malato,cresciuto nel delitto e nel rimorso. Si scopre a temere di avere rovinato qualcosa del suo meraviglioso rapporto: Massimo ,a volte,è così silenzioso,ma ecco,mentre formula questi pensieri,uno sguardo azzurro si alza dai fogli e la fissa
"Ehi ! che ci fai qui,zitta,zitta …mi stai controllando,per caso?"
"Avevo voglia di vederti",ma è molto di più quello che vorrebbe dire
"Vieni qui" e scosta la sedia. Lei non se lo fa ripetere e gli si siede sulle ginocchia.
"Allora,come è andato l'incontro con il sindaco ?"
" Ne parliamo dopo…" e lo bacia appassionatamente,mentre Massimo,compiaciuto,la stringe più forte
" Massimo,Massimo" la voce di Carmelo lo fa sobbalzare
"Ma proprio non si può stare in pace mai.!" Brontola ,mentre quello entra trafelato
"Che c'è,cosa succede?"
"Nancy sta arrivando ,mi ha chiamato da Napoli e dice che sarà qui tra un' ora. Che debbo fare?"
"Come che devi fare? La vai a prendere al porto e poi vi parlerete,finalmente."
L'uomo è incerto. Il suo amor proprio, ferito dal silenzio e dall'assenza prolungata della sua donna,combatte tra il desiderio di rivederla e l'orgoglio.
"Ma certo, Carmelo,devi andare assolutamente,vedrai che avrà una spiegazione per quello che è successo.Nancy è pasticciona ma ti ha sempre amato…vi spiegherete di sicuro!" aggiunge Vittoria
"Senti,per piacere,tu che sei stata la sua più grande amica,non verresti con me ad aspettarla?Sarei più tranquillo e avrei il tempo di pensare a come comportarmi…"
Come può rifiutare ?Con un sorriso, Vittoria bacia su una guancia Massimo,sospira piano e si alza. Il momento di passione è miseramente sfumato.
"Dai ,andiamo"ed entrambi escono. A quel punto Massimo è del tutto deconcentrato
"Torniamo a casa,vediamo di capire cosa ci aspetta.." dice ad alta voce,chiudendosi la porta alle spalle.



Responsabilità 7

Dal l'alto delle scale Massimo guarda Umberto che parla al cellulare gesticolando ed accalorandosi nella conversazione.
"Starà parlando con Greta.. Da quando è partita, queste telefonate sono decisamente aumentate. Vedi un po’ che ora fa il padre ansioso" e sorride tra sé. Nonostante il panico iniziale, non se la cavando male,una volta accettata l'idea. Piuttosto lui…Massimo si fa un esame di coscienza: a voler essere onesti,con il drammatico periodo che ha passato non è che sia stato molto attento a Nicola. Poco tempo passato insieme,poche ore trascorse a parlarsi. Perché un figlio non si deve mai dare per scontato e questo gli sta scappando tra le mani. Già da un pezzo chiede consigli più a Vittoria che a lui e qualche volta si è accorto pure che fa il misterioso.
Con la mano appoggiata sulla ringhiera, si ritrova all'improvviso preoccupato. Appunto adesso non sa neanche dove sia. Scende veloce e va in cucina.
"Reginè,dove sta Nicola ?"
"Credo sia in giardino a giocare con gli altri. C'è anche Susanna,perché Nora è impegnata con i progetti e Vittoria e Valeria sono da lei"
Effettivamente sono tutti intenti a giocare a nascondino. Beati loro,sono ancora capaci di divertirsi con poco,senza grosse preoccupazioni. Guarda come è gentile suo figlio con quella bambina,proprio come Alan con Amina. Mentre li sta guardando un po’ defilato , Umberto e Daiana lo raggiungono
"Carini i pupi,proprio due belle coppiette.."
Gli lancia un'occhiata di traverso
"Che vuol dire "coppiette" ?"
"Ma si,dai,non ti sei accorto che a Nicola piace Susanna?"
Orrore ,a suo figlio PIACE una femmina? Non esiste. Oppure?. Improvvisamente si sente spiazzato;vuoi vedere che adesso ha smesso di essere la persona più importante per suo figlio ?Ci mancherebbe anche questo.
"Non dire scemenze.."brontola
"Vedrai,vedrai.."aggiunge serafico l'altro.
In quel dialogo ,Nicola li vede e corre loro incontro
"Ciao papà,ciao zio,Daiana. Senti papà,perché non andiamo tutti in spiaggia o a fare un giro in barca domani ,Susanna non c'è mai stata,sai, lei ha visto solo le montagne…"
Silenzio sgomento
Umberto sorride e rigira il coltello nella piaga.
"Bella idea! Ci andiamo tutti..facciamo un bel pic nic in famiglia : spiaggetta ,un bagno e poi alla grotta Smeralda."
"Grande zio,vado a dirlo agli altri,grazie papà !" e corre via. Massimo ha mille cose in sospeso ma non può dire di no.
" Me la paghi " dice a suo fratello.

8
Incontri pericolosi

Reginella guarda dalla finestra Umberto e Daiana abbracciati sull'amaca .Ma proprio non hanno niente di meglio da fare che amoreggiare qua e là ad ogni ora? A volte la mettono quasi in imbarazzo. Già Umberto di questi tempi sembra più distratto del solito,spesso lo ha sorpreso a guardare suo fratello e Vittoria assorto e pensieroso,spesso sparisce per ore dicendo che va al magazzino da Valeria o a trovare Totonno dalle barche o,cosa ancora più preoccupante,si ritrova in biblioteca a strimpellare al piano.
Possibile che non la facciano mai stare tranquilla ? Sarebbe ora che anche lei potesse pensasse a sé,che si decidesse una buona volta a parlare chiaro con Totonno,per esempio a dirgli che in fondo le dispiace per tutte le storie che ha fatto per la casa,per la sua amicizia con Rosa. Insomma,magari questo no,però fargli capire che tiene a lui,che è una presenza che non vuole perdere. In fondo,non è stato una cosa da nulla decidere di sposarsi alla sua età ;insomma,Totonno aveva avuto tanta pazienza prima….poteva ben averne un po’ anche dopo,dato che diceva di conoscerla così bene,o no? …. Ultimamente si sente stanca,vorrebbe sentirsi a posto e non preoccuparsi più per quei benedetti ragazzi. L'ha detto anche a Donna Isabella ma non è che lei l'abbia aiutata molto questa volta. Il suo sorriso è più imperscrutabile del solito e questo un po’ la inquieta.
E i fatti stanno per darle ragione,perchè a Napoli…
"Scapece,è pronta ?
"Eccomi,arrivo".
Carolina finisce di raccogliere gli ultimi oggetti sul tavolo e chiude il borsone. I giorni del carcere sono finiti,ora può essere davvero libera;libera dai ricordi del passato,dal debito morale verso suo padre,da ogni legame con ciò che l'ha fatta soffrire. Segue l'agente,saluta il responsabile della casa circondariale e si avvia,attraverso il cortile,all'uscita che le è stata indicata. Mentre il cancello sta per chiudersi alle sue spalle,la voce dell'appuntato la fa sobbalzare
"Guardi che qualcuno la sta aspettando"
Effettivamente una Maserati bianca con i vetri scuri è ferma dall'altra parte della strada.
"Non aspetto nessuno"
"Ma hanno chiesto espressamente di lei"
Allora si avvia lentamente verso l'auto,decisa a capire di più. Forse è stato un pensiero gentile del suo agente,ex agente a dir il vero,oppure?. Una volta vicino il vetro posteriore si apre
"Carolina Scapece,immagino. Mi chiamo Cosimo Rizzuto."La voce è roca,bassa ma stranamente rassicurante e calda. Bel viso,da tenebroso,capelli lisci un po’ lunghi ma curati,occhi penetranti. Una persona che non si dimentica. Un nome che le ricorda qualcosa.
"La prego,salga. Abbiamo molte cose da dirci. Io conoscevo bene suo padre ed ho un debito con lui"
Spinta da una forte curiosità,lasciando da parte un residuo senso di cautela,accenna un assenso,apre la portiera e si siede
"Mi rendo conto di come ora non sia il momento di parlare e desideri solo rilassarsi senza nessuno intorno…perciò mi sono permesso di prenotarle una camera al Parker's,in centro. Io alloggio altrove,qui a Napoli, ma sarei felice di averla come mia ospite a cena nel ristorante dell'hotel. So che è noto per la sua ottima cucina e la tranquillità della sala. Se lei è d'accordo ,là le spiegherò tutto"
Improvvisamente Carolina si sente stanca,svuotata ,desiderosa solo di essere da sola per ritrovarsi a poco a poco. Gli occhi perspicaci dell'uomo notano questo cambiamento e lo assecondano
"Eccoci arrivati. Stia tranquilla ,mi permetta di viziarla un po’.." e così dicendo ,scende dall'auto ,le apre la portiera e fa cenno all'inserviente di farla accomodare dentro l'albergo. La saluta e rapidamente l'auto si allontana.
Una volta sola,Carolina rilascia cadere sul letto,chiude gli occhi e si abbandona per un attimo al sollievo. Ce l'ha fatta! Fuori,finalmente. Non le sembra vero di vedere attorno a sé bei mobili,oggetti di lusso,sapere di non avere più nessun controllo. Insomma,veramente c'è quell'uomo,quel Cosimo,che le ha un po’ rovinato il piacere delle sue prime ore di libertà ma lei ha una natura impulsiva e determinata e non avrebbe potuto lasciar perdere ..."un lungo,lungo bagno caldo è quello che ci vuole,che mi merito…"pensa,tirandosi su e,nel farlo, i suoi occhi si posano su una grande scatola azzurra appoggiata su una sedia. C'è una busta,la apre.." Un omaggio alla sua bravura di cantante ed al suo coraggio di donna.."
"Certo che questo qui sa come lusingare una persona.." ma ,sotto sotto è compiaciuta.
L'abito è bellissimo,Cavalli,accipicchia,e tutto il resto è intonato. Come avrà fatto ? ma non le importa,è esattamente quello che ci voleva per dimenticare,per sentirsi nuovamente bella e desiderabile"


 
Top
k65
view post Posted on 7/5/2009, 11:35




Bello il ritorno di Nancy................
 
Top
elleblu
view post Posted on 7/5/2009, 17:37




Grazie !...Ecco un'altro pezzo....

Sorprese e complotti 9


"Bella donna"pensa Cosimo,mentre si sta recando all'appuntamento con Carolina. Ma il ricordo di chi non ha potuto avere non lo lascia mai e fa apparire tutte le altre inadeguate.
"Puntuale e stupenda,sono un uomo fortunato…",accenna un inchino e la guida nella sala. La sua voce affascinante è stranamente rassicurante e sembra promettere calma e fiducia. Tutto attorno a lei è elegante e discreto,il loro tavolo defilato ma in ottima posizione.
""Ordiniamo e poi soddisferò la sua curiosità…spero"
"D'accordo" risponde accennando un sorriso. Tra l'altro l'idea di mangiare qualcosa non le dispiace e le notizie,belle o brutte che siano,possono aspettare. In carcere ha imparato il valore delle cose essenziali.
"Io sono nato a Capri ma il mio più grande desiderio era di andarmene e cambiare la mia vita. Ma non potevo nemmeno pensare di mettere da parte dei soldi perché tutto quel poco che guadagnavo a serviva per la mia famiglia…Senti posso darti del tu,vero? Ecco,è stato tuo padre ad avere fiducia nelle mie capacità e a consentirmi di guadagnare la somma necessaria per iniziare da capo in Sud America. Tu mi dirai..in cambio di che cosa?"
Carolina ascolta in silenzio sorseggiando un goccio di vino bianco .Sa benissimo che suo padre non ha mai fatto niente per niente,tanto meno dare dei soldi,per cui immagina che dovesse trattarsi un qualche lavoro sporco…e non immagina quanto. Ma l'uomo non intende certo rivelarle la verità,solo guadagnarsi la sua fiducia ed usarla per i suoi scopi.
" Ti lascio immaginare che si trattasse di un incarico pericoloso e ai limiti della legalità, sappi comunque che sono stato all'altezza delle sue aspettative. Quella scelta ha cambiato il mio destino e tuttora condiziona la mia vita. Adesso sono venuto a sapere della morte di tuo padre e della scelta coraggiosa che hai fatto per riabilitare la sua memoria. Voglio fare qualcosa anche io. C'è la possibilità di recuperare una grossa somma che tuo padre aveva accantonato e che ti spetta di diritto. Da una parte eseguirai le sue ultime volontà ,dall'altra ti ritroverai con una somma per ricominciare…chissà,magari con una tournee nel mio paese. Cosa ci guadagnerò io, pensi?. Farò pari con me stesso per l'aiuto ricevuto.. e forse avrò il privilegio di aiutare una donna affascinante il cui padre mi è stato amico".
Vieni qua che ti mangio,dice il gatto al canarino,pensa Carolina,ma resta impassibile.
"E come ?"
" Ti dice qualcosa il nome "Pantea" ?"
Improvvisamente Carolina ricorda dove ha visto l'uomo e da chi ha sentito il suo nome. Caspita, era a Capri quando cantava ! Quello che,stando alle parole di Massimo, .l'aveva sostituito nel cuore e,magari, nel letto di Vittoria. Ma non aveva letto da qualche parte qualcosa che lo riguardava ? Che era stato indagato per sequestro e tentato omicidio? Interessante! Ed è qui a cena con lei. Certo che l è strano. Ma non fa capire di avere già sentito parlare di lui e poi…..come può essere lì con lei?
Lui ha capito i suoi pensieri e li anticipa." Sai,io ho avuto dei problemi che mi hanno costretto a tenere un basso profilo,ma degli amici mi hanno aiutato a chiudere il dossier che mi riguardava…"
Chissà che amici! Decide di evitare di approfondire l'argomento e preferisce rispondere alla prima domanda..
" Certo,era la prima società creata da mio padre ed aveva preso il nome da una moneta greca che lui considerava il suo portafortuna"
" Esatto e quella moneta è la chiave per accedere ai suoi fondi segreti, ancora in mano a vecchi e fidati collaboratori…Adesso dove è ? "
E Carolina rivede Massimo che la teneva in mano mentre parlavano in carcere,rivede mentre la girava tra le dita,ricorda il suo scatto d'ira e ….
" L'ha tenuta Massimo.."
"Chi ?"
" Massimo Galiano,l'ho lasciata a lui"
Ancora lui sul suo cammino ! Cosimo nasconde a fatica uno scatto d'ira ma si controlla
" Allora dovrai fartela ridare. Domani partiamo per Capri"





Fuori programma 10


La giornata è bellissima,ancora soleggiata e calda,nonostante qualche velatura di luce che avverte dell'autunno imminente. Si può ancora stare in costume,camminare sulla spiaggia e,perché no,fare il bagno. Il gruppetto che prende il sole, mentre i bambini fanno castelli di sabbia ,è rilassato e tranquillo. Tutto sommato non è stata una cattiva idea questa giornata di mare, pensa Massimo mentre cammina sul bagnasciuga portando una fascina di legna tra le braccia.Vittoria è rilassata e chiacchera con Daiana e Umberto…dov'è Umberto ? Ah ,eccolo là che parla fitto fitto con Nora ;davvero incorreggibile,sempre pronto a fare il cascamorto,sebbene,se vogliamo essere sinceri,questa sembra impermeabile al suo fascino,garbata,carina eppure molto riservata. Una donna che invita a chiedersi come è davvero,cosa c'è dietro quella splendida apparenza. Possibile che non ci sia nessuno ? Strano. E,avvicinandosi,si accorge che la stessa perplessità ce l'ha pure suo fratello ,perché,a quanto pare ,è su questo che le sta facendo il terzo grado…
" E dai,possibile che non ci sia nessun fidanzato lassù che ti aspetta ? Non ci posso credere.."
"E invece è proprio così" e non aggiunge altro. Umberto,però,è noto per la sua insistenza e anche,se vogliamo,per la sua curiosità su tutto ciò che concerne l'universo femminile,per cui non lascia cadere la cosa.
"Ma nemmeno uno piccolo piccolo,che hai lasciato col cuore infranto ?"
" Umbè,che pesante! e dai,…" lo interrompe Massimo, appena arrivato. Forse perché gli sembra di cogliere un guizzo di dolore negli occhi della donna, una sorta di sofferenza lontana che magari solo lui è in grado di cogliere.
Sarà forse il tono scanzonato e leggero di Umberto,sarà che la mattina tranquilla è così rilassante, che Nora si trova stranamente a rispondergli.
" Sei anni fa,quando ho preso Susanna con me,stavo per sposarmi. Mancavano tre mesi alle nozze,tutto era già deciso ma l'uomo che doveva diventare mio marito non se l'è sentita di avere già una figlia piccola,una figlia non sua che ci avrebbe impedito di iniziare la nostra vita insieme,come mi disse,"liberi e felici". Che potevo fare ? C'ero solo io….e così l'ho mandato a quel paese. E mi è passata la voglia di riprovarci "
I due restano un attimo allibiti
"Che razza di fetente…" sbotta Umberto,ma è Massimo quello che le appoggia una mano sulla spalla e le dice sorridendo
" Hai fatto benissimo,quello non era l'uomo per te ed è stato meglio che tu te ne sia accorta subito. .Adesso,però,sarebbe ora di avere un po’ più di fiducia nella nostra categoria…non siamo tutti così,sai "
Nora gli sorride con gratitudine e una sorta di tenerezza reciproca passa nei loro sguardi.
" Giusto e per cominciare,che ne dite di andare a fare questo benedetto vulcano per i ragazzi….una promessa è una promessa ! Dai, Massimo, facciamo lavorare anche quelle scansafatiche delle nostre donne "
C'è forse un tono di ammonimento nelle parole del fratello? Strano,non sarebbe da lui. Comunque si avviano in riva al mare dove Nicola e gli altri stanno ammucchiando la sabbia per formare una grande montagna che Alan cerca di forare .
"Ecco Susi,questo è il Vesuvio,adesso mio padre ci mette dentro la legna,l'accende e lui fuma."
"Bravo Nicola, adesso dammi una mano a fare lo sfiatatoio laterale,sennò non passa l'aria e il fuoco si spegne" e intanto Vittoria incomincia a scavare sul lato del mucchio
" E io cosa faccio ?" chiede Susi,visto che Amina,già pratica della cosa,ha incominciato a rompere i legnetti che Massimo aveva portato.
"Tu guardi ed impari.." le dice Alan,ma Nicola interviene
"Tu aiuti me.."
Massimo lo guarda perplesso. Da dove viene questa cavalleria? Non è che suo fratello ha ragione ?
"Guarda che bella barca !" sta dicendo Susanna. Massimo alza gli occhi al mare.. Al largo sta passando un lungo cabinato bianco.
"Bella barca" pensa ,con consapevole apprezzamento ,ma ne ha viste tante ormai e l'occhiata che le lancia è veloce ,tanto che gli sfugge il lampo di luce che brilla dal ponte.
"Guarda,guarda che bel quadretto! " e Cosimo si sofferma a lungo sul profilo di Vittoria,sulla sua figura delicata. Il cannocchiale che tiene tra le mani gli permette di vedere ogni suo lineamento,i riflessi del sole sui capelli,la curva delle spalle. Presto,però,la sagoma di Massimo gliela nasconde.
"Farò i conti anche con te",si ritrova a sussurrare.


Piccolo incidente 11


"Dai,andiamo a guardare che ci fatto da mangiare Reginella,mi è venuta una fame !" Alan è il primo a stancarsi del gioco che,del resto, ormai per lui non è più una novità.
"Si, anche io ho fame…" e Susi decide pure lei di seguirlo;così,visto che il gioco ha stancato ed è già passata da un pezzo l'ora del pranzo,anche gli adulti si dirigono al cesto delle provviste e all'ombrellone.
"Dov'è la mamma ?" Susi si guarda attorno preoccupata e gli occhi le si riempiono di lacrime. Effettivamente Nora non si vede e tutti restano un attimo perplessi. Massimo vede la preoccupazione della bimba e corre ai ripari
"Sarà andata a fare due passi dietro quelle rocce…c'è una bella spiaggetta anche lì. Adesso te la vado a cercare…non preoccuparti, arrivo subito .Intanto voi stendete la tovaglia senza riempirla di sabbia come al solito e preparate tutto.."
L'uomo è veloce ed in un attimo è già sparito dietro una lingua di scogli che si allunga fino alla riva. Ed ecco,lontano ma ancora visibile,una figura seduta sulla spiaggia. Che strano,che fa? pensa,mentre le si avvicina. E' Nora e si sta tenendo un piede in mano,in una buffa posizione.
"Ehi,Nora,sei qui,ma che fai?"
" Ho pestato qualcosa …"
"Fa vedere" e le si inginocchia vicino .
"Cavolo, ma proprio su un riccio dovevi camminare,ti farà un male d'inferno….adesso bisogna cavare gli aculei,ma non si devono rompere,sennò è peggio. Intanto è necessario togliere la sabbia.."e così dicendo la tira su, passandole un braccio alla vita
"Attenta a non appoggiare il piede,andiamo all'acqua" Lei lo guarda un attimo, stupita dalla sua decisione,ma lo asseconda
"Meno male che non è lontana.." mormora
Saltellando arrivano a sciacquare il piede e poi ritornano all'asciutto. Nora si risiede sulla sabbia con un sospiro"E adesso ?"
" Adesso ti mangio" il tono è scherzoso ma il gesto meno. Massimo le si inginocchia davanti,le prende con decisione il piede e se lo porta alla bocca
"Ma sei matto.che fai ?" e cerca di svincolare il piede dalla presa dell'uomo.
"Devo toglierti le spine e questo è un vecchio sistema che mi hanno insegnato,fidati..ti farà un pò male ma è molto efficace. Pronta?" e ,così dicendo,le dà un morso leggero ma deciso,sputando quasi subito un pezzetto di aculeo
"Visto…meno uno…"
Nora ha trattenuto il respiro,non tanto per il dolore,era così stupefatta che non ha praticamente sentito nulla,quanto per quel gesto che le sembra così intimo e quasi proibito. Le mani di Massimo , calde e forti ma stranamente delicate,la testa bionda china sul suo piede ,la bocca di lui sulla sua pelle. Un brivido le passa addosso
"Male ?"
"Un po’"
Cosa poteva dire , mica che in quel momento si era ritrovata a desiderare quell'uomo,a invidiare Vittoria che era padrona del suo cuore ?
E proprio Vittoria ,dopo aver dato tirato fuori bibite e panini,si chiede dove siano finiti tutti e due
"Umberto,ma dove saranno,che sia successo qualcosa ?" gli sussurra all'orecchio,per non farsi sentire dai bambini.
" Adesso ci penso io…" anche Umberto e' perplesso,lancia uno sguardo a Daiana per farla stare lì,e si avvia anche lui dietro le orme del fratello.
"Non ci posso credere ,ma che fanno?"Dire che è stupito è poco,pensare male sarebbe facile ma non è da suo fratello;comunque,è un po’ inquieto e poi…c'era sempre quell'accenno a Giulia che gli rimbalza nella memoria ...Decide di sdrammatizzare un po’.
"Ehi, Massimo,che stai a fà ? sembra il remake di un libro di James Bond…."
Quattro occhi perplessi lo guardano
"Sei scemo,che dici ? Non vedi che ha pestato un riccio di mare,dai,dammi una mano che la portiamo dagli altri"
Umberto si rendiconto che quello proprio non coglie il messaggio,così lascia perdere e,un po’ tirandola e un po’ sollevandola,ritornano dal gruppo.
"Un piccolo incidente,Nora ha pestato un riccio sotto la sabbia…"
"Oh " poverina…" esclama Daiana
"Mamma ti fa male ?"
"No,poco poco,ma non ci devo camminare su e togliere ancora qualche aculeo.." è la risposta e non riesca a fare a meno di pensare a come sarebbe stato risentire la forza di quelle mani,il calore di quella bocca. La voce di Vittoria la fa trasalire
"Andiamo,allora,sarà meglio curare quel piede come si deve"E' premurosa e delicata,la aiuta a fasciarselo con un fazzoletto e ad infilarsi la tennis slacciata.
Molto meglio pensare ad altro.



. Ritorni e addii 12



L'uomo guarda pensieroso il porticciolo affollato dall'interno della cabina. A Capri è ancora bella stagione e c'è gente in giro e barche in rada. Meglio così, comunque il suo obiettivo è restare a bordo mentre Carolina riprende la sua moneta,fondamentale per ottenere il denaro del padre ;non vuole certo farsi vedere. Ha giustificato questa sua decisione con una mezza verità,come al solito,raccontandole ciò che è successo a modo suo e lei ha accettato questa sua spiegazione, peraltro senza credergli del tutto. E' curiosa e si ripromette di buttare qualche frase in qua e in là perché deve proprio capire cosa è successo davvero con i Galiano e con Vittoria... e poi tutto quello che riguarda Massimo non la lascia indifferente.
"Vai,ti porterà Angelo al molo e poi ti aspetterà lì…ha anche qualche cosa da fare per me." Cosimo le sorride,le stringe leggero una spalla e le dà un bacio veloce sulla guancia. Tutto casto e impersonale,pensa lei,ma le va bene così. Per ora.
La prima ad incontrarla è Rossella."Proprio la voce di Capri …",pensa Carolina,ma fa buon viso a cattivo gioco.
"Ciao Rossella,come stai ? in perfetta forma vedo,allora,l'erede,tutto bene?". La cordialità è d'obbligo e,comunque,la conoscenza di vecchia data lo impone.
"Certo,grazie,e tu? Ti trovo benissimo…." E sottintende che,dopo il carcere,non pensava di trovarla così rilassata e elegante. ..ma già,non era la prima volta che Carolina cadeva in piedi…chissà chi era il malcapitato adesso ?
" Si,bene,ma scusa,sai, non riesco a stare a chiacchierare come vorrei,vado di fretta…"
"Già capisco che non ti va di stare troppo qui…." La frecciata è cattiva e Carolina non rinuncia al piacere di ribattere con una allusione ,anche se se ne pente subito.
" Il mio caro amico " e accenna alla barca al largo " ha fretta di ritornare a Napoli…"
Gli occhi di Rossella brillano di curiosità ma fa finta di nulla
"Allora ciao,non ti voglio trattenere…stammi bene.."
"Certo ,ciao" e si allontana verso Villa Isabella
Rossella la guarda allontanarsi e poi si avvia veloce al porto.
""Ciao ragazzi…me lo fate un piacere?" Ninì e un suo amico sono sul molo e alla sua voce le si avvicinano
"Certo,che c'è? "
"Vedete quella barca laggiù ? chiedereste in giro chi è il proprietario ? con discrezione,mi raccomando.."
A loro non par vero,curiosi come sono sull'argomento barche e poi quella è davvero uno spettacolo e l'avevano già notata dal suo arrivo.
"Certamente,con piacere,è cosa fatta.
All'ingresso di villa Isabella Carolina quasi si scontra proprio con chi è venuta a cercare : Massimo
Certo che lui la prende ancora. Non c'è tempo che tenga ,Massimo resta una passione indimenticata ed indimenticabile. Fa un vero sforzo per apparire naturale ed indifferente e le sue parole suonano più brusche di quello che vuole.
"Ciao Massimo,scusa se capito qui così all'improvviso ma ho avuto la possibilità di venire a Capri con un amico e ho pensato di venire a salutarvi. Credo che lascerò l'Italia per un po’…mi hanno offerto una tournèe in Sud America e penso che ne approfitterò .Sto salutando luoghi e persone che hanno fatto parte del mio passato…" e nel dire questo lo guarda con passione
" e vorrei portare con me qualcosa che mi è caro. Questi panorami …e il ricordo di mio padre che ti ho lasciato l'ultima volta che ci siamo visti. Immagino che tu sappia di cosa sto parlando..la moneta che ti ho dato ..il suo portafortuna"
Oddio,Massimo per un attimo non ricorda proprio nulla ma poi capisce che Carolina si riferisce alla moneta greca che gli aveva lasciato la volta in cui era andato a trovarla in carcere.
"Ah…certo,Pantea….si,se è quella che vuoi te la vado a prendere subito,aspetta un attimo"e così dicendo si gira e sale le scale. Tutto pur di cavarsela velocemente di torno. Non desidera certo che rimanga troppo a lungo lì;è stanco di complicazioni,di persone che gli creano problemi.
Poi, non è certo il caso che Umberto o Daiana la incontrino dopo quello che ha combinato con l'albergo…
La donna si guarda attorno…quanti ricordi,quante speranze perdute. Eppure c'è una piega di caparbietà nella sua bocca; il destino le deve ancora qualcosa e quella moneta fa parte del suo futuro. Il passato,comunque,le viene quasi addosso .E' Gennarino che rischia di investirla con l 'Ape. ."Carolì ma sei matta ? quasi ti prendo sotto! E che ci fai qua fuori ? Sanno che sei qui ?" ed è sottinteso che è preoccupato che incontri sua figlia. C'è imbarazzo tra i due e l'arrivo di Massimo è un gradito diversivo.
"Tieni,eccola qui.." le dice,dandole la moneta. Carolina guarda la mano tesa,allunga la sua sfiorando le dita dell'uomo, sospira piano
"Grazie…" risponde a bassa voce. C'è un attimo di silenzio,tante cose in comune,negli occhi seri dell'uomo una comprensione ed una preghiera ; bisogna arrendersi alle situazioni,non cercare per forza di recuperare ciò che si è perso. Bisogna avere il coraggio di andare avanti.
"Adesso vado via,salutami tu Reginella e gli altri…"
Si gira rapida e si allontana velocemente.
Al porto trova il marinaio che la sta aspettando mentre chiacchiera con una sua vecchia conoscenza,Ninì ed un altro che non ricorda.
"Ciao,come va ?" saluta ma ha fretta ,in questo momento ne ha abbastanza di Capri e dei suoi ricordi,vuole andarsene e basta. Non le interessa più neanche fare domande su Cosimo o capire bene cosa sta succedendo. Sente un groppo alla gola,avrà tempo poi per indagare sulle vere intenzioni di quello.
" Andiamo,facciamo presto.." dice ad Angelo
"Certo,come vuole" L'aiuta a scendere sul tender,fa un cenno di saluto agli altri e mette in moto.
"Non è cambiata per niente"commenta Ninì " Va bè,andiamo da Rossella…mi sa che non sarà contenta di quello che le diremo…non abbiamo capito nulla"
Cosimo invece è molto contento di quello che gli ha riferito Angelo,molto più bravo dei suoi interlocutori a far chiacchierare le persone e quello che aveva sentito gli aveva dato un'idea. Si stava creando un museo per esporre le anfore e il resto . Poteva trovare il modo di farla pagare ai Galliano,a Massimo,per la precisione .Rientrato a Napoli,avrebbe lasciato in albergo Carolina,fatto qualche telefonata in giro,qualche incontro e poi sarebbe ritornato a Capri di nascosto. Aveva un progetto da portare a termine..

 
Top
orsacchiotta94
view post Posted on 8/5/2009, 19:35




Bellissimooooooooooooo
 
Top
elisadiwittel87
view post Posted on 21/5/2009, 10:54




Bellissima!!!
Spero di leggere presto il seguito... :D
 
Top
Maria Martini
view post Posted on 2/7/2009, 17:34




STUPENDAAAAAAAAAAAAAA!!!!Dai posta altri pezzi al piu' presto please
 
Top
libelluloilgrande
view post Posted on 14/7/2009, 10:55




Ma che brava...
 
Top
10 replies since 16/4/2009, 22:10   2694 views
  Share